LIbri CAvallereschi in Prosa e in Versi offre l'accesso a schede descrittive dei cantari e romanzi cavallereschi editi in Italia nel XV secolo. Ci si propone così di ovviare parzialmente alla lacuna di repertori base per il genere cavalleresco – persistente nonostante il recente aumento d'interesse nei confronti di specifici gruppi di testi e di singoli testi – mettendo a disposizione degli studiosi dati aggiornati, utili alla localizzazione e all'indagine delle edizioni quattrocentesche.

Pensato inizialmente come un repertorio sostitutivo del MELZI-TOSI, il presente catalogo ha finito con l'assumere caratteristiche proprie. Circoscritto, almeno per ora, cronologicamente agli incunaboli, abbraccia tutti e tre i così detti 'cicli' dell'epica popolare: carolingio, arturiano e classico, in prosa e in ottave, come già nel repertorio ottocentesco, combinazione indispensabile per rendere conto degli apparentamenti tra le diverse versioni di una medesima leggenda. Data la vitale osmosi esistente tra opere di narrativa popolare, le stesse esigenze di completezza hanno suggerito di estendere lo spoglio ai cantari novellistici e mitologici.

Considerando le peculiarità di libri concepiti per lo sfruttamento commerciale e soggetti ai più svariati riutilizzi, adattamenti, smembramenti e scambi di titolo, si è ritenuto inadeguato il principio della finding-list e si è cercato, pur nella concisione, di fornire elementi bastanti all'identificazione delle singole edizioni e opere. Per ogni edizione (identificata da una SIGLA) si segnalano pertanto:

  • l'intitolazione vulgata (INTIT. TRAD.), sulla base del MELZI-TOSI, dell'IGI e dei maggiori repertori in cui compare;
  • l'intitolazione effettivamente attestata dall'incunabolo (INTIT.), ricavata eventualmente dalle indicazioni presenti nei versi conclusivi o nel Colophon (IN FINE), spesso i soli a fornire informazioni essenziali, in seguito alle frequenti cadute della prima carta;
  • il luogo di stampa; il nome del tipografo-editore (anche in forma normalizzata);
  • la data di edizione;
  • un'essenziale descrizione (formato e consistenza del volume, stampa su una o più colonne);
  • incipit ed explicit, in trascrizione semidiplomatica.

Nel caso dei cantari, dati i frequenti rifacimenti con interpolazioni di versi, soprattutto in apertura, è parso opportuno aggiungere l'incipit della quinta ottava, quale possibile indizio preliminare di varianti strutturali. Completano i dati il rinvio ai principali repertori nazionali e internazionali, l'indicazione dell'esemplare di riferimento su cui si è condotta la descrizione, la registrazione della forma del testo (prosa o versi), le particolarità dell'edizione e le eventuali anastatiche (NOTE), una bibliografia conclusiva. Allo stato attuale, sebbene il censimento sia stato concluso, per molti incunaboli non sono ancora disponibili dati completi. Nell'elenco delle opere, un asterisco distingue le edizioni per le quali è possibile accedere alla scheda ultimata. Le pagine html sono dotate di indici di accesso e navigazione.